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Quando nel 1854 l'Associazione generale degli operai di Torino costituì la prima cooperativa di consumo certo non immaginava di dare inizio ad un movimento che avrebbe conquistato il primato nel settore della moderna distribuzione italiana. Dalla creazione dei primi spacci cooperativi si passò già a fine ottocento a grandi compagini come l'Unione cooperativa di Milano. Il periodo fascista incise negativamente, ma non cancellò del tutto la cooperazione di consumo, che fu pronta a rifiorire con una miriade di piccoli punti vendita quasi in ogni comune a partire dal 1945. Il passo decisivo fu compiuto negli anni cinquanta e sessanta del novecento con la modernizzazione e razionalizzazione del sistema.